Acquaforte originale, firmata in lastra; Lieure 561 II/IV; mm 201 x 348
Splendida prova impressa nel secondo stato su quattro, prima dell’aggiunta del nome dell’editore Israel Silvestre (Nancy 1621 - Parigi 1691). Stampata su filigrana “Doppia C incoronata” tipica delle prime e più prestigiose prove dell’incisore francese, Lieure n. 29-30, datate nel primo quarto del XVII secolo. Buon margine di circa 10-11 mm tutt’intorno. In eccellente stato di conservazione.
La tavola rappresenta una scena di festa con giovani che danzano, musicisti e paesani intenti a giocare a bocce o seduti ai tavoli all’aperto. Emerge con chiarezza il tratto espressivo di Jacques Callot, minuzioso e ricco di dettagli, ma insieme capace di tenere salda l’armonia generale della composizione.
Jacques Callot rinnovò nella prima metà del XVII secolo il linguaggio dell'arte grafica sviluppando e valorizzando le potenzialità dell'acquaforte. Nato a Nancy nel 1592 compì la sua formazione artistica in Italia soggiornando a Roma tra il 1608 e il 1611. Nella capitale italiana imparò ad incidere a bulino ed allacciò i primi rapporti con l'ambiente degli incisori. Suo mecenate fu, tra il 1612 ed il 1620, Cosimo II de' Medici alla cui corte si guadagnò una grande notorietà sia come incisore di raffinata abilità sia come arbitro di gusto e di intelligenza. Gli anni del soggiorno fiorentino furono ricchissimi di opere che consacrarono la sua celebrità: la serie dei Capricci di varie figure, quella degli Intermezzi, La tentazione di Sant'Antonio e La Fiera dell'Impruneta per citare solo le più importanti.
Dopo la morte di Cosimo II, nel 1621, Jacques Callot fece ritorno a Nancy dove ebbe nuovi illustri committenti tra cui il duca di Lorena e l'infanta di Spagna. In questi stessi anni realizzò le serie dei Balli di Sfessania, dei Gobbi, dei Mendicanti della Nobiltà e L'Assedio di Breda. La sua fama venne infine consacrata con l'incarico, ricevuto tramite Richelieu, di incidere L'Assedio di La Rochelle, per il re di Francia Luigi XIII. Dal 1630 iniziò la collaborazione con l'editore Israel Henriet (Parigi 1590 - 1661) che curò a Parigi l'edizione di molte sue opere, tra le quali la fortunata serie delle Miserie della Guerra, e restò depositario delle lastre dopo la morte dell’artista avvenuta a Nancy nel 1635.
Per l'inesauribile inventiva nei temi, per la perizia tecnica e per l'attenzione al minuscolo e al dettaglio, l'opera di Jacques Callot si pone come punto di riferimento decisivo per l'intero percorso dell'incisione europea.