Artisti

Pittore e incisore

(1888 - 1978)

Giorgio De Chirico (Volos, 1888 - Roma, 1978) trascorse l’infanzia in Grecia insieme alla sua famiglia, italiana, e al fratello Andrea il quale sarà poi conosciuto con lo pseudonimo di Alberto Savinio per la sua carriera di musicista, letterato e pittore. Negli anni della loro gioventù mentre Alberto si dedicò allo studio del pianoforte, Giorgio si iscrisse al Politecnico di Atene e iniziò ad impegnarsi  nello studio e nella pratica della pittura. Dal 1906 si trasferì a Monaco e dal 1909 a Parigi, soggiorni durante i quali conobbe i principali artisti dell’epoca e ne studiò le opere.  

Fin dalle prime prove i suoi dipinti mostrarono uno stile marcatamente personale fatto di visioni oniriche affiancate ad elementi architettonici classicamente lineari. Tra i suoi temi prediletti iniziarono presto a comparire anche i manichini, raffigurati con grande abilità tecnica e ricorrentemente studiati in tutte le loro possibilità plastiche e interpretative.  

Allo scoppio della prima guerra mondiale i fratelli de Chirico si arruolarono volontari e vennero inviati a Ferrara dove Giorgio conobbe il pittore futurista Carlo Carrà: insieme perfezionarono la definizione teorica di pittura metafisica, diun’arte cioè capace di cogliere la realtà in un’ottica visionaria ed enigmatica. Molti suoi dipinti, riconducibili al genere metafisico, sono caratterizzati dalla presenza di architetture essenziali poste in prospettive non realistiche, calate in un aura di mistero e di solitudine sottolineata dalla assenza di figure umane.  

Giorgio De Chirico si è dedicato con maestria all’incisione proponendo nella attività grafica i temi e i soggetti a lui più familiari e raggiungendo risultati di alto livello. 

La sua opera ha tracciato una strada molto feconda per gran parte della pittura del Novecento italiano ed europeo. È morto a Roma il 20 novembre del 1978. 

 

ph.© Carl Van Vechten