Artisti

Torre di Marghera

Acquaforte originale mm 334 x 467

Acquaforte originale, firmata in lastra; H. Salamon, "Canaletto", Milano 1971 n. 8; R. Bromberg, "Canaletto's etchings", Londra e New York 1974 n. 2; D. Succi, "Canaletto e Visentini", Gorizia 1986 n. 13; F. Montecuccoli Degli Erri, "Canaletto incisore", Venezia 2002 n. 2;

Splendida prova impressa nel quarto e ultimo stato, stampata dopo l’aggiunta della sigla “E4” in basso a destra. Margini irregolari di qualche millimetro tutt’intorno la linea marginale. In perfetto stato di conservazione.

Canaletto iniziò ad incidere in concomitanza del suo primo viaggio in Inghilterra, nel 1746. Le prime tavole della serie "Vedute altre prese da i Luoghi altre ideate da Antonio Canal e da esso intagliate poste in prospettiva" risalgono probabilmente a questa data, tuttavia proprio il soggiorno londinese fu la causa dell’interruzione della produzione, ripresa e completata nel 1751. Il frontespizio della raccolta reca la dedica al console inglese Joseph Smith.

Il Maestro veneto affrontò l’acquaforte con la genialità che lo contraddistinse nella pittura, tuttavia scelse di descrivere graficamente scorci ben diversi da quelli da lui stesso proposti nei dipinti, sorprendendo con la raffigurazione di luoghi meno noti, meno sfarzosi, che mostrano la quotidianità dell’epoca.

Canaletto ha dedicato questa incisione all’antica torre che sorgeva nel piccolo villaggio nei pressi di Mestre, demolita prima della metà dell’Ottocento. Priva di qualsiasi intento di illustrare fedelmente la realtà, l’opera si presenta come il riflesso di uno stato d’animo: le umili costruzioni e la semplicità dei personaggi manifestano la desolazione della vita lagunare e l’artista si rende partecipe di tutto ciò realizzando un brano di grande lirismo. Bernardo Bellotto riprese la composizione e dipinse una veduta della Torre di Marghera che si richiama all’acquaforte, offrendone una visione maggiormente obiettiva e scientifica.