Artisti

Autoritratto alla Finestra

Acquaforte, bulino e puntasecca mm 160 x 131

Acquaforte, puntasecca e bulino orginale; White-Boon, B22 IV/V; Nowell Usticke, B 22 III/VII; Biorklund-Barnard, BB 48 -A IV/V; mm 160 x 131

Eccezionale prova di questa stampa molto rara nei primi stati e segnalata dallo studioso Usticke come "very desirable portrait".

Impressa nel quarto stato, dopo l'aggiunta del paesaggio e di qualche tratteggio che intensifica la cornice della finestra. Sulla tunica si vedono le barbe segnalate sempre dallo studioso Usticke per le prove early di questo stato. 

Stampata su carta del Giappone, una fra le carte predilette da Rembrandt e usata di frequente per questo soggetto, infatti sono impressi su questa carta gli esemplari conservati a: Londra, Oxford e Parigi (nel II stato) e a Cambridge, Londra e Vienna (nel IV stato). Rembrandt, sempre alla ricerca di risultati inconsueti ed efficaci, acquistava carte fuori dal comune, in particolare quelle orientali in arrivo al fiorente porto fiammingo. La superficie serica, unita alla grande compattezza della carta del Giappone, gli permetteva di ottenere gli effetti pittorici desiderati. 

Completa di tutta la parte incisa e con un piccolo margine tutt'intorno.

Lungo i margini destro e inferiore vi sono alcuni brevissimi strappi, quasi invisibili a occhio nudo e rinforzati al recto. Inoltre l’angolo inferiore destro è restaurato. Caratteristiche che non compromettono la desiderabilità di un'opera dalla qualità affascinante, nonché rara. 

I grandi autoritratti di Rembrandt si situano al culmine della sua intensità espressiva. Fra tutti, questo è il solo esempio della vena intimista e affettuosa che l'artista solitamente riserva alle scene della vita di Gesù e ai magistrali paesaggi. La tecnica è quella prediletta del chiaroscuro, realizzato con le barbe a puntasecca, evidenziata da un falso "non finito" del paesaggio e del dettaglio della mano che disegna.  

È con Rembrandt, e nei Paesi Bassi, che nel Seicento l’acquaforte raggiunge il massimo sviluppo. La sua curiosità lo spinge a sperimentare tecniche miste,a cercare supporti diversidal consueto (come le carte d’importazione dall’Asia), conuno stile del tutto personale chelo favorirà nella propria affermazione artistica.

Inoltre, Rembrandt si forma in un clima intellettuale particolarmente effervescente: il protestantesimo raccoglie via via maggiori adesioni e l’egemonia navale, economicae commerciale dell’Olandanel corso del secolo, nonché il suo dominio sulle colonie, permette una sempre più intensa ascesa economica del ceto borghese,una classe che ambiscea crescere intellettualmentee socialmente.

Le corporazionidei mestieri assumono col tempo maggiore importanza e con essa aumenta il desiderio di alcuni associati di distinguersial loro interno, commissionando ritratti e opere autocelebrative. Rembrandt è l’artista che piùdi altri sa interpretare quest’atmosfera e vi aderisce con l’incisione, oltre che con la pittura. Le sue prime incisioni sono databili al 1626;da subito mostra una straordinaria abilità tecnica che gli consentedi superare ogni limite dell’acquaforte, usata come una forma pittorica in grado di creare chiaroscuri, plasticità nelle forme e freschezza del segno, del tutto simili al disegno.