Artisti

Madonna sulla proda erbosa, 1503

Bulino mm 115 x 75

Bulino originale, monogrammato e datato in lastra; Meder 31 a/e;

Superba prova impressa nella prima variante, coeva, antecedente alla comparsa dei graffi sulla veste all’altezza delle ginocchia della Madonna. Esemplare dall’inchiostrazione particolarmente intensa, tanto da conferire un efficace effetto vellutato. Completa e con un filo di margine irregolare da 1 a 2 mm tutt’intorno. In perfetto stato di conservazione, ad eccezione di una piccola macchia in alto a destra nell’area bianca del cielo.


L’attenzione, l’umanità e la sapienza di Albrecht Dürer nel tratteggiare le Vergini è nota, così come gli è riconosciuto il merito d’aver rivoluzionato l’iconografia cristiana verso un’impostazione più terrena e quindi comprensibile ai credenti, che si concretizza nel conferire, in particolare alle sue Madonne, sembianze e spirito materno.Un’evoluzione incoraggiata da due aspetti culturali che gli sono connaturali. Da un lato le sue convinzioni verso la riforma luterana che lo portano a una maggiore concretezza nel trattare l’iconografia religiosa. Dall’altra le sue profonde conoscenze anatomiche, degli elementi e dei fenomeni della natura che lo favoriscono nella costruzione dei suoi soggetti. La straordinaria manualità, poi, gli permette di realizzare magistralmente le riflessioni maturate.


Il bulino, inciso nel quinquennio –fra il 1500 e il 1505– che vede anche la realizzazione di acquerelli celebri e immortali quali il Leprotto, la Zolla, il Pappagallo, mostra un’ulteriore evoluzione nella cura e nell’osservazione minuziosa della natura e dei suoi elementi, sempre presenti nelle opere di Dürer. Sono anche gli anni in cui perfeziona la padronanza del mezzo grafico raggiungendo livelli ancora oggi insuperati.
Ne La Vergine sulla proda erbosa l’interesse di Dürer è tutto concentrato sullo sguardo amorevole e assoluto tipico di una madre che allatta il bambino. Ma non dimentica di circondarli di dettagli di sublime bellezza come l’uccellino appollaiato alle sue spalle, i riccioli legnosi dei nodi dello steccato, i fili d’erba che si stagliano sulla linea della proda e la targhetta che, orgogliosamente, indica la data di esecuzione. E ancora delle numerose pieghe della veste che li avvolge in un perfetto incastro geometrico.