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La fortuna degli alveari tondi in bronzo ha spinto Jessica Carroll a sviluppare forme alternative con materiali diversi, e così approda alla ceramica e all’ovale.
Il primo grande alveare, del 1994 interamente in bronzo del diametro di due metri, vince il Premio Mastroianni e da allora troneggia nella piazza di Asti. Da quel momento l’autrice inizia una produzione di alveari, ognuno impostato in modo diverso dal precedente.
Come dice Jessica Carroll piccoli passi e piccole modifiche che nel corso degli la portano a scoprire la ceramica, a seguito di una committente da parte dell’azienda Lenci. E attraverso lo studio delle leggi di Keplero, la musica e le geometrie ellittiche approccia la forma ovale.
Approfondisce anche lo studio delle orbite e arriva, negli anni duemila, a creare sculture ellittiche che risolve con l’esperienza accumulata negli anni e con l’ausilio di artigiani di grane valore che le insegnano alcuni trucchi del mestiere.
E siccome la natura è tutta correlata realizza che le forme ovali altro non sono che delle uova simulate, da cui tutto ha inizio.